Le città sono come le persone.
Quando hanno personalità travolgenti e molti interessi, riusciranno sempre a coinvolgerti in conversazioni entusiasmanti, anche quando le incontri molto spesso.
E questo è un fenomeno che con le città si amplifica ancora di più, dal momento che la loro vita è molto più lunga ed intensa di quella degli umani, e finiscono anche per essere decisamente più multitasking - ogni loro angolo brulica di frenesia ed attività, di idee pensate da milioni di teste, concretizzate da milioni di mani, con milioni di singole vite che interagiscono fra loro e costruiscono l'anima della città stessa.
Londra è sicuramente una città multitasking, piena di passioni ed interessi, e dalla personalità unica e rilevante.
Ci incontriamo praticamente ogni anno, da dopo il nostro primo rendez-vous avvenuto nel lontano 1998, e, anche se nelle nostre conversazioni abbiamo alcuni argomenti che mi stanno particolarmente a cuore, e in cui non manco mai di fare un giro, ogni volta che la visito riesce sempre a farmi scoprire qualcosa di nuovo - un lato diverso della sua personalità, un luogo, un'esperienza.
Qualcosa che mi fa decisamente dare ragione a Samuel Johnson quando sosteneva che "Chi è stanco di Londra, è stanco della vita".
[1] Il Tempio Indù del Mandir
Questo incredibile tempio non è molto noto ed si nasconde nella periferia di Wembley, dove, a parte lo stadio, non c'è molto altro da vedere - ma, credetemi, merita veramente la pena farci una visita.
E' il più grande tempio indù dell'Occidente, e, quando vi si entra dentro, si ha davvero l'impressione di essere finiti in un luogo decisamente più esotico della cara vecchia Inghilterra.
E' un capolavoro di marmo cesellato, con decorazioni dorate e bellissime statuette rappresentanti divinità del pantheon induista - ed è sicuramente uno dei più sontuosi luoghi di devozione in cui io sia mai stata.
All'interno c'è anche un'interessante mostra che illustra la mitologia ed i principi dell'Induismo.
Di fianco al tempio ci sono, inoltre, un ristorante self service ed un negozio di alimentare dove si può, rispettivamente, mangiare ed acquistare cibo tradizionale indiano.
[2] Il Temple
Il Temple è una specie di quartiere segreto - o meglio, un piccolo labirinto di vicoletti, giardini e case georgiane, al quale si può accedere attraverso un portone di legno che dà su Fleet Street.
L'ho scoperto quasi per caso, perché quando la porta è chiusa sembra semplicemente l'ingresso privato di qualche edificio, e quindi non mi sarei mai osata ad aprirla... ma, mentre vagavo per la City, è passata questa signora che, tranquillamente, l'ha aperto per entrare: ho visto quindi che non si trattava dell'ingresso di qualche palazzo, ma che nascondeva un piccolo mondo a parte... e allora ho deciso di seguire la signora un po' come Alice segue il Bianconiglio nella sua tana...
E, del resto, il Temple è un po' il mio Paese delle Meraviglie.
Forse è perché è una specie di posto "segreto", forse semplicemente perché l'atmosfera qui è così tranquilla e silenziosa che diventa un contrasto decisamente interessante con il fatto di essere nel cuore pulsante della City, il quartiere degli affari di Londra, indaffarato e produttivo; ma è il mio posto preferito dove cercare rifugio quando ho bisogno di qualche momento di relax ed introspezione.
E questa sua atmosfera un po' magica è anche accentuata dal fatto che sul Temple è disteso un certo alone di mistero.
Oggi il quartiere sostanzialmente appartiene alla casta degli avvocati e dei giuristi, ma è stato costruito dai Templari e fino al XIV secolo era di proprietà dell'Ordine.
La sua chiesa normanna è uno dei luoghi in cui è stato ambientato il Codice Da Vinci: all'esterno c'è scritto che è aperta tutti i giorni, ma ogni volta che ho provato a visitarla l'ho sempre trovata chiusa per qualche motivo.
E questo non fa che infittire l'alone di mistero ancora di più... ;)
[3] Harry Potter Experience
Il museo di Harry Potter è qualcosa di assolutamente imperdibile per qualunque fan della saga, dal momento che ti regala un'emozionante faccia a faccia con tutti gli oggetti di scena, le creature, i costumi e le scenografie che sono stati utilizzati per girare i film - e non puoi fare a meno di liberare il geek (più o meno nascosto) che c'è in te.
E finalmente ci si può togliere lo sfizio di sapere che gusto ha la burrobirra.
Il museo in realtà si trova ad un paio d'ore di distanza da Londra, negli studi Warner Bros, ma c'è la possibilità di acquistare un biglietto che include il trasporto tramite autobus (in partenza dalla centralissima Victoria Station).
Se volete saperne di più trovate il resoconto della mia esperienza qui!
[4] British Music Experience
Questo museo dedicato alla storia del rock inglese si trova all'interno della O2 Arena, sede di molti importanti concerti, e dunque con un physique du role perfetto.
Aneddoto triste: io l'ho visitato alla fine di giugno del 2009, e Michael Jackson era mancato il giorno prima, ma, non avendo ascoltato nessun telegiornale, ancora non lo sapevo. Avrebbe dovuto tenere un concerto proprio lì nel giro di un paio di giorni o poco più, ed è stato davvero impressionante assistere alla processione dei fan che venivano lì a lasciare fiori ed altri omaggi.
Questo museo ospita alcuni memorabilia dei principali nomi britanicci (beh, ed irlandesi) che hanno fatto la storia del rock. La visita ha naturalmente una colonna sonora eccezionale ed offre anche un po' di esperienze interattive.
Secondo il mio modesto parere si avrebbe potuto cercare di esporre qualcosina in più, trattandosi di un tema che offre davvero una miriade di spunti e di oggetti che sarebbe stato carino vedere - ma in ogni caso è stata una visita interessante.
E oltretutto io l'ho visitato quando era stato appena aperto. Magari nel frattempo la collezione si è arricchita.
Se ci fate un salto fatemi sapere le vostre impressioni!
[5] Greenwich
Greenwich è nella periferia di Londra, ma è così particolare che sembra quasi un'altra cittadina a sè stante.
E' situato lungo il fiume e, a parte il Royal Observatory (che si trova esattamente sul punto da cui passa il meridiano che ha reso questo sobborgo famoso in tutto il mondo), i suoi luoghi principali sono il maestoso Royal Naval College e il Cutty Sark, che nel XIX secolo è stato il più celebre veliero usato per il commercio del tè e che oggi è invece un museo.
Passeggiare lungo il molo è altrettanto piacevole, mentre si dà un'occhiata alle bancarelle del piccolo mercatino artigianale, e volendo ci si può spingere fino al grande parco verde che circonda l'Osservatorio.
[6] Globe Theater
Esatto, è proprio QUEL Globe Theater - quello costruito dalla compagnia teatrale di Shakespeare nel XVI secolo.
Ok, in realtà l'originale è stato pressoché interamente distrutto dl fuoco, ma è stato fedelmente ricostruito a metà degli anni '90 in legno e paglia.
Si trova lungo il Tamigi, vicino al Blackfriars Bridge e viene ancora utilizzato come teatro, con vere e proprie stagioni di spettacoli che non sono tratti solamente dalle opere di Shakespeare.
All'interno si trova anche una mostra sulla vita del Grande Bardo e sulla Londra del suo tempo.
Inoltre è possibile effettuare una visita guidata del teatro che spiega come funzionasse in quell'epoca e come fosse il mestiere dell'attore.
[7] Victoria & Albert Museum
Il V&A è probabilmente uno dei meno popolari fra i musei più famosi di Londra, o perlomeno questa era la mia personale percezione - motivo per cui avevo tenuto questa visita per ultima, dopo aver visto tutti gli altri.
E invece è stato uno di quelli che più mi è piaciuto, non solo per la ricca varietà delle opere d'arte esposte ma per il modo in cui è organizzato.
Ogni oggetto è catalogato secondo due raggruppamenti tematici principali: "Art & Design", che collega le opere attraverso un itinerario cronologico e geografico; e "Materials & Techniques", che invece spiega come l'opera sia stata creata.
L'area che ho trovato più interessante è stata quella dedicata ai Cast Courts, che ospita un gran numero di calchi integrali delle più importanti sculture della storia dell'arte europea, ed italiana in particolare. Fa un certo effetto vederle tutte quante radunate insieme!
Il V&A si trova nel quartiere museale di Londra, a South Kensington, e, come la maggior parte dei musei della capitale britannica, può essere visitato gratuitamente.
[8] St-Martin-in-the-Fields
Si tratta di una chiesa situata all'angolo con Trafalgar Square.
Ha una bell'ingresso in stile corinzio e all'interno si trovano alcune tombe di personaggi importanti; ma la sua peculiarità principale consiste nel fatto che ha... una caffetteria all'interno della sua cripta.
Luci soffuse, atmosfera tranquilla, e torte deliziose: è un'esperienza sicuramente particolare, ma per me è stata gradevolissima.
[9] Southwark Cathedral
Secondo me questa cattedrale minore semi-nascosta dal London Bridge è un piccolo gioiello di architettura gotica.
Somiglia alle tipiche chiese medioevali che si possono trovare pressoché ovunque nella campagna inglese - e forse è proprio questo che la rende speciale in realtà, perché non ti aspetteresti di trovare un edificio del genere, tipico dei piccoli paesi, in centro a Londra.
O perlomeno non circondato da un piccolo giardinetto tranquillo e da una serie di vicoletti tutto attorno, che ti danno l'impressione di trovarti da un'altra parte.
E, vagando lì intorno, in effetti ci si può imbattere (in Clink Street) in un fabbricante di armature.
E ditemi che non vi sembra di tornare indietro nel tempo!
[10] Ristorante Sarastro
Ginger Cat mi ha portata qui per il mio compleanno nel 2008.
Si trova nel West End, nella zona dei teatri ed è decisamente definibile come istrionico.
Il suo slogan è "Show after the show" e sicuramente gli calza a pennello: è bohémien, squillante, spumeggiante, scintillante e semplicemente unico.
Gli occhi si ubriacano con tutti i colori carnevaleschi e la sarabanda di dettagli che si trovano in ogni angolo. Oro, velluto, statue, maschere, streghe volanti, pizzi, stucchi ... qualunque cosa il vostro lato edonista possa concepire in termini di arredamento si trova qui.
E il tutto si fonde in un'atmosfera elettrizzante.
La cucina è principalmente di ispirazione turca, con qualche digressione mediterranea, e personalmente l'ho gradita assai!
Quale altro posto inusuale mi potete suggerire di visitare a Londra?
giugno 13, 2014
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About author: Serena Chiarle
Analitica come stile di vita, e data scientist di professione. Introversa e fiera di esserlo, ho come arma preferita il sarcasmo. Viaggio spesso con il pensiero e ogni tanto anche dal vivo. Leggo per legittima difesa e scrivo con premeditazione di reato - oppure per evitare di commetterne. Bevo vino rosso, caffé senza zucchero, parlo con i gatti e fotografo tramonti. Amo le contraddizioni perché è così che funziona.
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