Ci sono posti che ti sembra di aver visto prima ancora di averli visitati.
Ma non perché li hai visti in qualche film o in qualche déja vu - semplicemente perché sono molto simili a qualcosa che la tua fantasia ha creato mentre da bambina (o anche più tardi) sognavi ad occhi aperti.
Sono posti che, non appena ci metti piedi, spalanchi la bocca di meraviglia e ti viene da esclamare "Ah, ma allora esisti veramente!!".
Mi è successo con il Connemara, le cui lande verdi ed azzurre somigliavano in maniera incredibile ed incantevole ai paesaggi che la mia mente creava come sfondi quando leggevo romanzi fantasy; e mi è successo con il Bodnant Garden, giardino di una villa nei dintorni di Conwy, nel Galles del Nord, oggi completamente aperto al pubblico.
I Britannici hanno una cura ed un amore per il verde davvero speciale: in qualunque città, grande o piccola che sia, ci sono aiuole multicolori e parchi pubblici curatissimi - e, se già fanno simili meraviglie con gli spazi pubblici, il livello di meraviglia che si riesce ad incontrare in un giardino privato è ancora più potente.
Il primo pensiero è corso a "Il giardino segreto" di Frances H. Burrett: era così che me lo immaginavo mentre lo leggevo da bambina, con questo incanto di fiori, di colori, con i muretti di pietra, gli angoletti nascosti, i ruscelli, i laghetti, le panchine in legno...
Ma il Bodnant Garden è molto più grande, più variegato, più fantasioso. Per girarlo tutto ci va almeno un paio d'ore, ma sono ore che volano in fretta: ogni angolo riserva qualcosa di diverso, e tutti sono incantevoli.
Le due ore in realtà poi diventano tre, quattro... è difficile trovare la voglia di andare via.
Il Bodnant Garden è un tripudio di rododendri: è il tipo di fiore in cui si sono specializzati e ne hanno più di 150 tipi diversi.
Ci sono piccole nicchie nascoste, con fontane, stagni e panchine su cui sedersi a riposare e ad ammirare la bellezza d'intorno.
Immancabile, anche qua, il tripudio di petali e di colori ad incorniciare la scena.
Sotto una quercia, quasi inosservate, abbiamo trovato due piccole lapidi in pietra: sono state scolpite in memoria dei gatti del primo proprietario del giardino, i quali indubbiamente avranno avuto molto da esplorare e diversi angoli in cui nascondersi, a vivere in un posto come questo.
Il ruscello che parte da qui, ad un certo punto si trasforma in una cascata, passando attraverso un bosco punteggiato di campanule blu.
Poi sfocia in un laghetto, dove le conifere ed i rododendri si specchiano, vicino ad un vecchio mulino in pietra dismesso.
Risalendo su, ci sono i giardini all'italiana, con il manto erboso scolpito, la vasca in pietra che in un'altra stagione sarà piena di ninfee, le arcate in legno e due sfingi poste l'una di fronte all'altra, ma senza guardarsi in faccia.
Da qui si domina il resto del giardino, la sua parte più selvatica e boscosa, e da qui si è dominati dalla villa, che si erge al di sopra di tutto.
La visita a questo punto, teoricamente, si conclude... ma viene voglia di rifare il giro una seconda volta, e poi una terza.
Il Bodnant Garden non è solo un posto incantevole, ma è anche senza tempo.
E' un posto che sa di romanzi, di segreti custoditi gelosamente, di dichiarazioni d'amore e di giochi di fantasia di una bambina solitaria.
E' un posto che è appartenuto ad una parte di me che nemmeno sapevo di avere, e che qui, un po', sono riuscita a ritrovare...
maggio 27, 2014
Ci sono posti che ti sembra di aver visto prima ancora di averli visitati. Ma non perché li hai visti in qualche film o in qualche déja vu ...
Bodnant Garden - come ti immagini il Paradiso?
About author: Serena Chiarle
Analitica come stile di vita, e data scientist di professione. Introversa e fiera di esserlo, ho come arma preferita il sarcasmo. Viaggio spesso con il pensiero e ogni tanto anche dal vivo. Leggo per legittima difesa e scrivo con premeditazione di reato - oppure per evitare di commetterne. Bevo vino rosso, caffé senza zucchero, parlo con i gatti e fotografo tramonti. Amo le contraddizioni perché è così che funziona.
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Ma è stupendo! *___*
RispondiEliminaScusa se non riesco a stare al passo con la lettura di questi bellissimi post, prima o poi li recupererò tutti! Intanto ho visto il post sui 10 posti che ti piacciono di Londra, ma l'ho trovato solo in inglese... come fai a fare la doppia pagina in italiano e in inglese? Vorrei tradurre anche io più post, ma le mie capacità con la lingua sono ancora scarse e ci metto tanto tempo e in questo periodo fatico già a trovare il tempo per scrivere in italiano!
PS: Il V&A Museum è fin'ora il mio museo londinese preferito su tutti. :-)
...vero?? E' un posto incantevole, non sarei più venuta via.
EliminaIn realtà io ho due blog, questo in italiano e l'altro (che si chiama sempre Black Cat Souvenirs) in inglese. Sono identici come layout e contenuti, cambia solo la lingua.
Avevo cominciato in inglese, poi comunque, sia perché alcuni amici volevano leggermi ma non avevano molta confidenza con l'inglese, sia perché in ogni caso anch'io mi sento più a mio agio a scrivere in italiano, ho aperto anche questa versione. Però non ho ancora tradotto tutti i contenuti che ci sono su quello inglese, quindi per ora alcuni post (tra cui quello che hai citato) ci sono solo là.
Ma pian piano conto di farli arrivare anche su quello italiano :)
Ah ecco svelato il mistero, pensavo avessi messo qualche gadget a me sconosciuto!
EliminaPer me non è un problema leggerti in inglese, così mi esercito, e mi pare che tu scriva abbastanza bene, anzi...scusa: non dubito delle tue capacità, ma delle mie a trovare eventuali errori, SE ci sono ;-)
Per cui, con calma, mi leggerò anche i post che non hai ancora tradotto.