Ci sono posti che ti sembra di aver visto prima ancora di averli visitati. Ma non perché li hai visti in qualche film o in qualche déja vu ...
Bodnant Garden - come ti immagini il Paradiso?
Ma non perché li hai visti in qualche film o in qualche déja vu - semplicemente perché sono molto simili a qualcosa che la tua fantasia ha creato mentre da bambina (o anche più tardi) sognavi ad occhi aperti.
Sono posti che, non appena ci metti piedi, spalanchi la bocca di meraviglia e ti viene da esclamare "Ah, ma allora esisti veramente!!".
Mi è successo con il Connemara, le cui lande verdi ed azzurre somigliavano in maniera incredibile ed incantevole ai paesaggi che la mia mente creava come sfondi quando leggevo romanzi fantasy; e mi è successo con il Bodnant Garden, giardino di una villa nei dintorni di Conwy, nel Galles del Nord, oggi completamente aperto al pubblico.
Da oggi comincia la collaborazione di Souvenirs of a Black Cat con i Viaggiatori Ignoranti, un progetto a più mani che ha l'obiettivo di...
[I Viaggiatori Ignoranti] La Sacra di San Michele e la Bell'Alda
Con loro vorrei raccontarvi delle leggende con cui sono cresciuta, quelle della Val di Susa e di Torino, e anche delle leggende in cui mi sono imbattuta cammin facendo durante le mie esperienze di viaggio.
Se vi va di seguirmi anche in questa mia nuova avventura, questo è il mio primo articolo da Viaggiatrice Ignorante:
http://viaggiatoricheignorano.blogspot.com/2014/05/come-la-sacra-di-san-michele-salvo-la.html
Vi racconto della Sacra di San Michele, sirena medioevale alla cui ombra sono cresciuta, e della Bell'Alda, che fu salvata dagli angeli ma per una volta soltanto...
Pur non avendola mai visitata, Colonia ha fatto parte della mia infanzia. In quegli anni per me Colonia era una boccia di neve con la catte...
Colonia - cattedrali gotiche e cioccolato
In quegli anni per me Colonia era una boccia di neve con la cattedrale e diversi giocattoli di legno provenienti da un negozio che oggi non c'è più.
Colonia è stata fra le prime e le più frequenti trasferte di lavoro di mio papà - e io, a 8 anni, un po' me ne vantavo del fatto che mio papà fosse in Germania per lavoro. Era qualcosa di un po' speciale, anche se poi mi mancava.
Mi ricordo che poi, quando tornava a casa dopo diversi giorni di lontananza, era quasi una festa; e mi ricordo anche le borsine di plastica con dentro panini spalmati di burro ed orsetti gommosi di cui Lufthansa faceva omaggio ai viaggiatori nella sala d'aspetto. Gli anni '80 erano un'altra epoca per le compagnie aeree.
Da quando è andato in pensione, quasi 7 anni fa, continuava a dire che voleva portarci a vedere questa città della Renania che per me e mia mamma era ormai una specie di racconto mitologico, per lui una specie di amarcord.
E, la scorsa domenica, per il suo 64esimo compleanno, la promessa si è concretizzata.
La Mole Antonelliana è un edificio peculiare. Rende lo skyline torinese pressoché unico, e, quando la vedi per la prima volta, senza sapere...
Museo del Cinema di Torino: una Mole di sogni
Rende lo skyline torinese pressoché unico, e, quando la vedi per la prima volta, senza sapere cosa sia, ti viene difficile classificarla in una qualsivoglia categoria di edifici.
Avrebbe dovuto essere una sinagoga ebraica, ma, per la sua forma e per le sue dimensioni, non assomiglia affatto ad una sinagoga.
Beh, se è per questo non assomiglia a nessun altro tipo di edificio al mondo.
Alessandro Antonelli, l'architetto che l'ha progettata, era una sorta di genio un po' folle, e sarebbe interessante poter entrare nella sua mente e vedere quali originalissimi collegamenti neurali si sono attivati quando ha concepito questo progetto.
Il viaggio in autobus da Llandudno a Conwy è breve, ma il tragitto di 20' che collega le due cittadine già è un piccolo assaggio del meg...
Conwy - una casa minuscola ed un castello
Prati, ginestre, pecore, rocce, spiagge, mare... e poi ad un certo punto compare Conwy all'orizzonte: il piccolo borgo con le case a graticcio arroccate sulla baia, racchiuse, quasi abbracciate, dalle imponenti mura medioevali che sono rimaste intatte, e di fianco il castello che le domina, forte e rassicurante, quasi una specie di padre-padrone che tenti di tenere al sicuro le belle figlie facendo loro scudo con la sua figura possente.
Ci ho messo un po' per decidere quale paese scegliere come base per la nostra esplorazione del Nord del Galles della scorsa settimana. ...
Llandudno - con due "L" e #10buonimotivi per visitarla
Llandudno ha catturato la mia attenzione perché si trova in posizione strategica e perché risultava ben collegata tramite autobus ai principali luoghi che avevo intenzione di visitare. Bill Bryson, nel suo "Notizie da un'isoletta" (ironica e piacevolissima cronaca del suo attraversamento della Gran Bretagna, da Dover alla punta estrema della Scozia), la definisce "soporifera"; ma, quando sulla Lonely Planet invece ho letto "località balneare vittoriana" e "casette color pastello", ho deciso che le si poteva dare una chance - del resto ho già avuto modo di vedere che io ed il buon Bill non sempre ci troviamo d'accordo.
Ad esempio io preferisco Oxford e lui Cambridge, ma di questo ne parleremo un'altra volta.
Di Llandudno, inoltre, mi piaceva il nome: con la sua doppia "L" iniziale mi evocava gallesità allo stato puro - spiagge selvagge, tanto verde e qualche leggenda di maghi ed eroi.
Mi sono un po' arrovellata fra i dubbi su quale dovesse essere la corretta pronuncia - poi ho chiesto lumi a Ginger Cat, che ha studiato gaelico e che mi ha rivelato che, semplicemente, si legge come scritto. A volte le cose sono più semplici del previsto.
Quando si rientra da un viaggio ci va sempre un po' prima di riuscire a riadattarsi alla quotidianità.A quando il viaggio ha avuto luogo...
Galles & stereotipi
Ho rimesso piede sul suolo torinese lunedì sera, accompagnata da un mix emotivo costituito dal fatto di cominciare già a sentire la nostalgia dei bellissimi posti che avevo appena lasciato e dal fatto di coccolare un po' i tanti ricordi collezionati nei giorni precedenti, con il forte desiderio di (finalmente) sedermi qui e cominciare a scriverne, per condividere con voi le storie sui posti che abbiamo visto e sulla bellezza con cui ci siamo riempite gli occhi.
Il giorno dopo terapia d'urto, sono tornata direttamente a lavorare ed è stata una giornata lunga e molto intensa, trascorsa cercando di tenermi a galla fra tutte le attività che avevo lasciato in sospeso e le nuove richieste nate durante la mia assenza. Per cui quando finalmente sono tornata a casa, non ho proprio avuto la forza fisica di riaccendere nuovamente il pc - le mie meningi stavano già martellando ed imploravano pietà...
Ma adesso finalmente sono qui.
Ho appena acquistato i biglietti aerei per altri due viaggi prossimi venturi fra luglio ed agosto - questo sarà un anno decisamente (e piacevolmente!) intenso sotto questo punto di vista; per cui direi che è ora che mi dia una mossa nel cominciare a raccontarvi delle mie avventure gallesi, prima che ne comincino delle altre :)
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