marzo 20, 2018
Non tutti i re siedono su un trono.
Lo dico sempre, nelle mie piccole crociate personali contro fama ed apparenza, sventolando questo mio motto, che marketing e meriti non sempre coincidono - ed è una bandiera che mi fa sembrare un po' Cassandra inascoltata, in questo mondo in cui sapersi vendere bene conta più di ciò che dovresti vendere. Ma del resto le bandiere le scegli solo se ci credi, ed è questo quel che serve per sventolarle.
Ci sono re senza trono, quindi.
Re che stanno in disparte, un po' trascurati, evitando investimenti particolari in forme efficaci di public relations, e perdendo pertanto il titolo agli occhi dei più - regalandolo a qualcun altro.
Eppure, non appena hai occasione di conoscerli, per caso o perché li cerchi, lo capisci - lo capisci subito che sono loro che meritano il trono di diritto.
Io ne ho appena incontrato uno, di questi re amanti della solitudine, poco inclini alle lusinghe mondane - e, anche se magari a lui importerà poco, per quanto mi riguarda, invece, ci tenevo in maniera particolare a raccontarvelo.
Non tutti i re siedono su un trono. Lo dico sempre, nelle mie piccole crociate personali contro fama ed apparenza, sventolando questo m...
Highgate, il re dimenticato dei cimiteri
Non tutti i re siedono su un trono.
Lo dico sempre, nelle mie piccole crociate personali contro fama ed apparenza, sventolando questo mio motto, che marketing e meriti non sempre coincidono - ed è una bandiera che mi fa sembrare un po' Cassandra inascoltata, in questo mondo in cui sapersi vendere bene conta più di ciò che dovresti vendere. Ma del resto le bandiere le scegli solo se ci credi, ed è questo quel che serve per sventolarle.
Ci sono re senza trono, quindi.
Re che stanno in disparte, un po' trascurati, evitando investimenti particolari in forme efficaci di public relations, e perdendo pertanto il titolo agli occhi dei più - regalandolo a qualcun altro.
Eppure, non appena hai occasione di conoscerli, per caso o perché li cerchi, lo capisci - lo capisci subito che sono loro che meritano il trono di diritto.
Io ne ho appena incontrato uno, di questi re amanti della solitudine, poco inclini alle lusinghe mondane - e, anche se magari a lui importerà poco, per quanto mi riguarda, invece, ci tenevo in maniera particolare a raccontarvelo.
marzo 10, 2018
Sono le 4 del mattino.
Il cielo è nero ma sembra che non ci siano nubi.
Cioè, è difficile a dirsi, ma dopo un po' gli occhi si assuefanno all'oscurità - e, nella coltre buia che ci circonda, si cominciano a distinguere le sfumature: c'è la mole cupa ed imponente di qualche montagna, ma il cielo sembra di colore uniforme, terso.
I sentierini di cemento di Aguas Calientes sono poco illuminati - qualche lampada elettrica qua e là, che butta chiazze giallastre nei vicoli, ma che lascia buia la stretta che fiancheggia il fiume e le montagne, lasciando solo indovinare lo scorrere tumultuoso dell'acqua più sotto, in base al suo lamento che si sussegue fra le rocce.
Il fiume di acqua è giù - qua, più in alto, c'è il fiume di gente.
Il fiume di gente scorre silenzioso ed ordinato, quasi in fila indiana - e io ci sono in mezzo.
Ho preso del caffè in fretta per carburare, ma non gli do particolari meriti per il fatto di non sentirmi minimamente assonnata nonostante la levataccia antelucana.
Sto andando a Machu Picchu - ed è questo il motivo per cui mi sento sveglia.
Sono le 4 del mattino. Il cielo è nero ma sembra che non ci siano nubi. Cioè, è difficile a dirsi, ma dopo un po' gli occhi si ass...
Machu Picchu, e i segreti nelle rocce
Sono le 4 del mattino.
Il cielo è nero ma sembra che non ci siano nubi.
Cioè, è difficile a dirsi, ma dopo un po' gli occhi si assuefanno all'oscurità - e, nella coltre buia che ci circonda, si cominciano a distinguere le sfumature: c'è la mole cupa ed imponente di qualche montagna, ma il cielo sembra di colore uniforme, terso.
I sentierini di cemento di Aguas Calientes sono poco illuminati - qualche lampada elettrica qua e là, che butta chiazze giallastre nei vicoli, ma che lascia buia la stretta che fiancheggia il fiume e le montagne, lasciando solo indovinare lo scorrere tumultuoso dell'acqua più sotto, in base al suo lamento che si sussegue fra le rocce.
Il fiume di acqua è giù - qua, più in alto, c'è il fiume di gente.
Il fiume di gente scorre silenzioso ed ordinato, quasi in fila indiana - e io ci sono in mezzo.
Ho preso del caffè in fretta per carburare, ma non gli do particolari meriti per il fatto di non sentirmi minimamente assonnata nonostante la levataccia antelucana.
Sto andando a Machu Picchu - ed è questo il motivo per cui mi sento sveglia.
marzo 03, 2018
Le Ferrovie del Sud-Est non sono una buona opzione se volete esplorare la Puglia, sappiatelo.
Trenitalia ha i suoi difetti, le sue inefficienze, i suoi ritardi - però perlomeno quando è in ritardo te lo annuncia, ti dice di quanto. E' irritante, ma perlomeno sai come organizzare il tuo tempo - o se metterti definitivamente l'anima in pace.
Ma Trenitalia si ferma a Bari, se ci si vuole spostare un po' più in profondità nel tacco d'Italia, ci si deve inoltrare sui binari gestiti dalle Sud-Est.
E questa gestione somiglia ad un'anarchia.
Le Ferrovie del Sud-Est non sono una buona opzione se volete esplorare la Puglia , sappiatelo. Trenitalia ha i suoi difetti, le sue ine...
Alberobello e le cose che non puoi controllare
Le Ferrovie del Sud-Est non sono una buona opzione se volete esplorare la Puglia, sappiatelo.
Trenitalia ha i suoi difetti, le sue inefficienze, i suoi ritardi - però perlomeno quando è in ritardo te lo annuncia, ti dice di quanto. E' irritante, ma perlomeno sai come organizzare il tuo tempo - o se metterti definitivamente l'anima in pace.
Ma Trenitalia si ferma a Bari, se ci si vuole spostare un po' più in profondità nel tacco d'Italia, ci si deve inoltrare sui binari gestiti dalle Sud-Est.
E questa gestione somiglia ad un'anarchia.
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