Questa è la storia di un’altra fuga. Di quelle che ogni tanto faccio, quando ho bisogno di spostare il focus: è quasi una procedura di evacu...

Perché Cremona piacerebbe a Dan Brown Perché Cremona piacerebbe a Dan Brown

ottobre 2020

Questa è la storia di un’altra fuga. Di quelle che ogni tanto faccio, quando ho bisogno di spostare il focus: è quasi una procedura di evacuazione – io me ne vado altrove, la mia testa viene via con me ed abbandona quel posto complicato e un po’ venefico in cui aveva finito per intrappolarsi da sola, come quando nel sonno ci si attorciglia nelle coperte e poi si fa fatica a liberarsi. Funziona come quando si aprono le finestre, e si cambia l’aria: forse delle procedure di evacuazione ha l’emergenza, ma assomiglia di più ad un rituale di purificazione.

Cremona doveva essere in compagnia, quel giorno, ma è stata in solitaria: non importa, non ho ancora deciso quale delle due modalità funzioni meglio in questi casi – ma probabilmente il “meglio” è semplicemente quello che decidiamo di fare con ciò che abbiamo a disposizione, prendendone gli aspetti migliori, godendo di quel che si può godere, come quando trovi un frutto ammaccato e decidi di tagliargli via la parte marcia e mangiare il resto, che è buono lo stesso.

  Lo volevo fare, prima o poi. Scrivere di questo anno stranissimo, intendo, di quello che ha significato, di quello che ha tolto e di quell...

Mi manca viaggiare (al di là di ciò che è ovvio) Mi manca viaggiare (al di là di ciò che è ovvio)

ottobre 2020


 

Lo volevo fare, prima o poi. Scrivere di questo anno stranissimo, intendo, di quello che ha significato, di quello che ha tolto e di quello che ha dato - soprattutto, di quello che ha cambiato. Mi ero ripromessa di farlo quando tutto sarebbe finito, perché i bilanci vengono meglio quando guardi le cose da lontano, quando in un certo senso non ti appartengono più - e perché l'emotività non è mai un buon giudice. Ma questa era un'illusione ingenua dei primi tempi: quando pensavamo di restare chiusi in casa qualche mese, per poi tornare, festosi e sollevati, alla normalità di prima; quando con le mie colleghe ci dicevamo che a maggio avremmo preso un volo per le Maldive, per festeggiare la fine di un progetto impegnativo e di questo incubo. Era un pensiero ingenuo, ora lo sappiamo - però era un bel pensiero. Ora quel che sappiamo è che anche questa fase sarà come tutte le fasi di cui si compone la vita - e che anche lei non terminerà mai con uno strappo netto e liberatorio; ma sarà, piuttosto, uno strascico lungo e vischioso, e, soprattutto, una volta che sarà finalmente sbiadito, non saremo più uguali a come eravamo prima che cominciasse. E' un po' come succede con le tempeste, o i cicloni - ma questo l'hanno già detto Murakami e Pieraccioni, e non mi voglio ripetere.