Schoenbrunn รจ stata la prima cosa di Vienna che ho visto - in quel caldo, caldissimo luglio del 2007 (di cui vi ho parzialmente accennato qui), che non me l'aveva fatta debitamente apprezzare.
Le temperature superavano i 40° C, e girare per la cittร era gradevole quanto essersi persi in un deserto. L'afa torrida abbrustoliva i miei sensi e la mia capacitร di apprezzare il bello - l'obiettivo principale dei nostri giri non erano palazzi e monumenti, ma un rifugio dalla calura, un po' di relativo sollievo all'ombra o l'aria condizionata di negozi e locali. Per tre giorni mi sono nutrita solo di gelati (che, di questo bisogna dar credito, nella capitale austriaca sono di ottima qualitร ), e, fino alla mia seconda visita avvenuta la scorsa estate, il mio unico ricordo di Vienna era l'odore della cacca di cavallo: in centro ci sono molte carrozze e calessini che hanno lo scopo di farti immergere ancora di piรน nell'atmosfera elegante e d'antan del centro, con il suo sfarzo imperiale; ma in quei giorni l'unica suggestione che amplificavano era di tipo olfattivo, per colpa della temperatura.
Perรฒ Schoenbrunn... Schoenbrunn l'avevo apprezzata a prescindere.
Il caldo era giร abbacinante durante quel mio primo pomeriggio - ma sotto la curva d'ombra dei filari del parco lo sembrava un po' meno.
All'ingresso si staglia il Castello, giallo limone e simmetrico come una bella torta.
Questo Castello risale agli albori del XVIII secolo, ed รจ stata residenza estiva degli Asburgo fino all'ultimo, fino a quel 1918 in cui, al termine del primo conflitto mondiale, furono costretti ad abdicare e ad abbandonare per sempre trono e privilegi imperiali che gli appartenevano da secoli.
Schoenbrunn รจ forse il luogo che meglio rispecchia l'aplomb di ricchezza e potere di questa famiglia, sfarzoso ma al tempo stesso rigoroso.
E' un luogo a cui si legano i nomi piรน celebri della dinastia regnante, quelli che, nel bene e nel male, ne hanno scritto le pagine di storia piรน incisive: Francesco Giuseppe nacque fra le sue mura e la scelse come residenza prediletta fino alla fine dei suoi giorni; e a Maria Teresa, che l'amava cosรฌ tanto da decidere ingenti interventi per valorizzarne il look, si deve gran parte dell'architettura del parco.
A quei tempi Schoenbrunn non era conglobato all'interno della cittร , ma rappresentava una vera e propria gita fuori porta.
Prima ancora della costruzione del Castello era giร di proprietร degli Asburgo che la usavano come tenuta di caccia. E all'inizio non si chiamava nemmeno ancora Schoenbrunn, a dire il vero: il nome gli venne dato dall'imperatore Mattia, che, durante una delle sue battute di caccia, si imbattรจ in una fonte d'acqua (in tedesco brunn) che per qualche motivo trovรฒ particolarmente bella (in tedesco schoen).
Chissร , magari anche quello era un pomeriggio particolarmente caldo...
Alle spalle del Castello si dispiega il Parco - immenso e curatissimo nella sua sobria eleganza geometrica e nel suo contrasto di colori.
Il sole di questo bollente pomeriggio di luglio trasforma i sentieri di ghiaia in fiumi di bianco abbacinante, incorniciati dal verde cupo e ristoratore dei filari scolpiti degli alberi, in cui cerca rifugio dalla calura anche qualche scoiattolo.
In mezzo il rosso, il giallo, il viola - colori decisi dei fiori che si alternano in armonie precise e studiate nel grande affresco di petali che fregia il Gran Parterre.
Ci sono angoli nascosti in cui le aiuole fanno a gara di bellezza, e fontane con obelischi e divinitร greche.
Ci sono incontri inaspettati...
E poi, in alto, piรน in alto dello stesso Castello, c'รจ la Gloriette, edificio piccolo eppure maestoso, rifugio dalla forma di un tempio greco, voluto da Maria Teresa per glorificare la dinastia asburgica e per rendere omaggio, con il capo chinato in segno di rispetto, ma con il cuore segretamente pieno di trionfo, alla "Guerra Giusta" - la guerra che si รจ obbligati a combattere, la guerra che serve a portare la pace. La Guerra che l'Austria ha combattuto per poterle assicurare il trono.
La Gloriette รจ stata costruita con le pietre del Castello di Neugebaeude, caduto in rovina in seguito al suo disuso - con un pragmatismo che forse sta quasi a simboleggiare come la dinastia non volesse mai cadere in rovina, risorgendo come una fenice piรน grande e piรน potente dalle sue stesse ceneri, dai suoi stessi momenti di defaillance.
Questo regale rifugio meditativo si erge su un'altura di 60 mt: Vienna sbuca da dietro gli alberi, oltre il Castello, con le guglie della Cattedrale ed i tetti degli edifici piรน alti.
E da qui, ancora oggi, gli Asburgo continuano a dominarla da lontano, anche mentre si riposano, nella quiete del Parco e del Passato...
luglio 31, 2015
Schoenbrunn รจ stata la prima cosa di Vienna che ho visto - in quel caldo, caldissimo luglio del 2007 (di cui vi ho parzialmente accennato q...
Schoenbrunn, la "bella fonte" degli Asburgo
About author: Serena Chiarle
Analitica come stile di vita, e data scientist di professione. Introversa e fiera di esserlo, ho come arma preferita il sarcasmo. Viaggio spesso con il pensiero e ogni tanto anche dal vivo. Leggo per legittima difesa e scrivo con premeditazione di reato - oppure per evitare di commetterne. Bevo vino rosso, caffรฉ senza zucchero, parlo con i gatti e fotografo tramonti. Amo le contraddizioni perchรฉ รจ cosรฌ che funziona.
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Bello da vedere (a parte il caldo). Sarebbe da reincontrarlo in una stagione di mezzo.
RispondiEliminaAlberto 7
Magari in primavera!
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