Santa Maria di Leuca |
Sole, mare e vento - e poi, qualcosa di più.
La costa è fatta di promontori aspri, di terra rossa, bruciata. Di rocce bianche, taglienti come sanno esserlo le parole - una bellezza fatta di silenzio, di blu.
La strada sembra sempre essere in salita, come se non scendesse mai.
Sono curve rosicchiate alla roccia, che ti concede di attraversarla per lasciarti vedere il mare.
C'è quell'appannatura di trascuratezza che si ritrova in tutto il Mediterraneo, fatta di troppa concretezza - che può venir vista come negligenza, ma che forse è solo una visione diversa, non un'indifferenza verso la bellezza che circonda, ma solo una sua integrazione in uno stile di vita più semplice, meno attento all'estetica.
Un po' di cemento di troppo, qualche costruzione abbandonata a metà.
E' ottobre e ci sono pochi turisti.
C'è silenzio. Silenzio nei vicoli dei paesini, che sono un labirinto bianco da cui speri prima o poi di emergere per vedere il mare. Silenzio sulle spiagge, belle come se venissero da luoghi assai più remoti. Silenzio in cima ai promontori, con quelle rocce grandi che ti fanno guardar lontano - e se ci fosse il cielo più terso vedresti persino l'Albania.
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Were this world an endless plain, and by sailing eastward we could for ever reach new distances