Le hai già viste prima di andarci, te ne crei un'immagine mentale prima di averci veramente messo piede.
Come tutti i miti potranno confermare, è sempre un po' difficile riuscire a mantenere le aspettative che l'immaginario popolare finisce per creare, specialmente quando non sei la cascata più alta o più ampia del mondo - ma in molti pensano che tu lo sia, perché senza dubbio sei la più famosa, c'è gente che nel corso degli ultimi due secoli si è divertita a sfidarti lanciandosi per le tue rapide all'interno di una botte di legno, o attraversandoti sospeso su un filo da funambolo...
E basta il tuo nome, Nia-ga-ra, a dare l'idea di qualcosa di maestoso: lo pronunci con un po' di timore reverenziale e già ti sembra di sentire il boato dell'acqua, la sua potenza bella e terribile che ti lascia senza fiato...
E... sì, devo confessare che le mie aspettative non hanno aderito alla realtà in maniera precisissima.
Ma, del resto, questo è ciò che normalmente accade alle aspettative, bisogna esserne consapevoli.
E dopotutto non è che stavolta la realtà si sia poi rivelata particolarmente deludente, in fin dei conti.
Ok - me le immaginavo più alte. E più larghe, ma soprattutto più alte.
Tuttavia non posso dire che non siano impressionanti da vedere, specialmente raggiungendole dal basso, in barca, andando vicinissimi ad osservare la corsa mozzafiato della gigantesca e mostruosa massa d'acqua.
Le cascate in realtà sono tre e sono situate esattamente sul confine naturale fra gli USA (Stato di New York) ed il Canada (Ontario).
La visita via acqua delle cascate viene effettuata ormai da decenni dal battello Maid of Mist, che parte ad orari regolari sia dalla sponda canadese che da quella americana e trasporta i suoi passeggeri vicino alle rapide delle cascate - uno spettacolo impressionante.
Per imbarcarsi la fila è tendenzialmente piuttosto lunga (ma relativamente rapida), e si viene equipaggiati di un impermeabile di plastica usa & getta con sopra il logo della barca da indossare durante la navigazione e che dopo si può tenere come souvenire.
L'impermeabile si *deve* indossare, perché avvicinarsi alle cascate è come passare attraverso un temporale estivo. Soprattutto quando si passa attraverso quell'altissima colonna di vapore acqueo che si vede nella foto sopra.
Gli impermeabili sono blu, e l'impressione vedendo gli altri passeggeri in coda è quella di essere in procinto di imbarcarsi sulla nave ammiraglia dell'esercito dei Puffi ;)
L'omonima città di Niagara Falls circostante le cascate è ovviamente diventata parecchio turistica, e si è ormai popolata di tutti gli elementi che un baraccone commerciale all'americana deve avere: casinò, catene di fast food, bowling, negozi di souvenir e quant'altro.
Ma la vicina cittadina di Niagara-on-the-Lake è completamente differente.
E' un piccolo ed intimo villaggio in stile Vecchia Inghilterra, con edifici di legno bianchi e fiori coloratissimi ovunque.
E' così curato ed ordinato che la mia prima impressione è stata che fosse un'altra attrazione turistica costruita ad arte; ma in realtà è un autentico villaggio coloniale costruito alla fine del XVIII secolo, e molto ben conservato.
L'atmosfera che si respira è davvero molto British - e ve lo dice una che se ne intende.
Anche i negozi sono meritevoli, e ciò che vendono ha anch'esso un ché di inglese, dai prodotti artigianali, ai dolci, all'oggettistica futile (con qualche declinazione del "Keep calm and carry on", che, con mia somma gioia, è diventato molto di moda).
E' un contrasto interessante vedere le casette di legno in stile georgiano circondate da grosse moto e pick-up assai americani - ma del resto ci doveva essere qualcosa che mi ricordasse che ero dall'altra parte dell'oceano, a parte il jet-lag!
E questo posto è nientemeno che un bagno pubblico.
Sì, qui anche i bagni sono carini.
E profumati, oltretutto ;)
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